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domenica 22 febbraio 2015

La geometria di Katy Perry

Ora come ora, se fosse necessario dare una definizione al termine pop sarebbe inevitabilmente necessario interpellare la figura di Katy Perry: tutti gli elementi che contraddistinguono questo genere, questo mondo, sono dalla Perry perfettamente incarnati. Ed elevati di grado, migliorati forse. 


Quello che la cantante di "Roar" è riuscita a fare nel corso della sua ancora breve carriera appartiene già ai capisaldi della storia pop e nessuna come lei, in questo momento, è stata e sarebbe in grado di mettere in scena uno spettacolo tanto perfetto da aggiungere un ulteriore tassello all'universo cui appartiene. 


Il "Prismatic World Tour" è approdato a Milano e son state oltre diecimila le persone coinvolte nella festa colorata che Katy Perry ha saputo ideare: due ore di hits, nessuna nota esclusa, 120 minuti di spettacolo che pone radici nell'ironia, elemento che trasforma Katy in una star vicina al suo pubblico e desiderosa di sincerità. 


E' chiaro l'intento della cantante di non prendersi mai sul serio ed è forse questa sua modalità d'essere che la rende una certezza più unica che rara nel mondo dello spettacolo. Impossibile non gioire della dimensione in cui la Perry ti trasporta in concerto: la sua realtà fatta di musica, di rime, ma anche e soprattutto di colori e desiderio di leggerezza. 


Non tutte hanno il pregio di saper cancellare per qualche ora la tangibile preoccupazione del presente in funzione di una inspiegabile ma irrinunciabile felicità: ecco cosa riserva il concerto di Katy Perry.


Al di là delle luci, dei laser, dei video. Felicità, ripeto: forse per la consapevolezza di essere tutti quanti dei campioni. Speciali, dunque.














venerdì 20 febbraio 2015

Qui per te, Caccamo!

Nell'arco di dieci giorni ho visto Giovanni Caccamo debuttare sul palco del Festival di Sanremo e vincerlo, rispondere alle domande di giornalisti da tutto il mondo in sala stampa al fianco di Caterina Caselli, duettare con Malika Ayane, pubblicare il suo primo album e presentarlo al pubblico con uno showcase acustico. 


Se lui è felice per quello che gli sta giustamente succedendo, io lo sono un milione di volte in più perché assistere alla nascita di un talento è davvero un evento raro che va custodito tra i ricordi più importanti. Fortunatamente, a differenza di altre esperienze, questa lascia un segno indelebile: la musica. Le emozioni. 


Con "Ritornerò da te" Caccamo ha letteralmente sbaragliato ogni tipo di concorrenza vincendo sugli orizzonti del piacere: artistico, estetico, musicale. 


Con "Qui per te" trionfa con la profondità che soltanto chi vive con totale aderenza emotiva la musica che sente ne è capace. 


Giovanni dimostra di essere nel posto che gli compete: al centro della soddisfazione di chi si stupisce di fronte a qualcosa di puramente bello e ben fatto. Son felice di sapermi già pronto a fotografare il futuro che lo riguarda.







lunedì 16 febbraio 2015

Perché Sanremo è.. di più.

Lo spot recita "Perché Sanremo è Sanremo". Ma condivido solo in parte queste parole. Sanremo, vissuto dal dentro, prendendone parte in ogni sua sfumatura, è molto più di un nome, di un concetto. E' un'esperienza, certo, ma più forte ed intensa di quanto il termine possa evocare. 

Arisa, Carlo Conti, Emma, Rocio
L'accesso alla sala stampa dell'Ariston è, per chi come me è cresciuto a pane e Festival, come varcare le porte del Paradiso: ti ritrovi lì, a far tuo un luogo che diventa casa per una settimana, a condividere sorrisi, aspettative, immagini con colleghi illustri e meno, giornalisti, stagisti, addetti stampa, Artisti ed ogni altra forma professionale che possa dare un contributo alla parola Arte. 


Non capisci cosa Sanremo voglia dire finché non lo vivi: solo prendendo parte al circo che il Festival imbastisce ti capaciti di come 24 ore siano pochissime a gestire tutto l'universo che la kermesse comporta, istituisce. 

Malika Ayane
Presenziare alle conferenze stampa, con un sussulto al cuore ogni qualvolta il cellulare ti notifica una mail di mamma Rai che ti segnala il programma della giornata, è come assistere alla creazione di un film a velocità record: tempo di scattare un photocall con l'ospite del momento che, in pochi minuti, a centinaia stanno già animando web e stampa con filmati, racconti, riflessioni circa quello che è appena avvenuto e che, anzi, è ancora in corso d'opera. E tu ne fai parte. 

Irene Grandi
Sei presente in ogni nota riguardante il Festival, circa tutto ciò che almeno per una settimana fa sognare l'Italia consentendoci di dimenticare i problemi. Il Festival, dal suo interno, ti impedisce di pensare al fatto che possa esistere anche la tua "vecchia" vita al di fuori della città dei fiori: non ne hai il tempo perché è tutto così veloce e sorprendentemente bello da non concedere al cervello il lusso di preoccuparsi. Nemmeno delle 2, 3 ore di sonno consentite a notte. 

Raf
Nek
Fai fatica, certo, ma l'adrenalina e l'entusiasmo che scaturiscono dalla musica che ascolti una volta dentro l'Ariston son un rimedio molto più forte ed efficace di qualsiasi sostanza stupefacente: sei al Festival, respiri l'odore dei fiori dentro al Teatro Ariston e mentre scatti la sequenza di Artisti di cui ascolti dal vivo le esibizioni puoi anche permetterti il lusso di criticarne il look, proprio come faresti ed hai sempre fatto dal divano di casa. 

Albano & Romina
Solo che sei lì, e quando sul palco assisti alla reunion di Albano e Romina capisci che da casa sarebbe impossibile ascoltare il tuo stesso cuore battere così forte. Sanremo è Sanremo, certo. Per me è anche amore perché rappresenta tutto quello che amo nella sua forma più perfetta: è musica, è bellezza, è amicizia, è condivisione.

con Emma in sala stampa
Carlo Conti e Arisa
Il Volo
Grazia di Michele & Mauro Coruzzi
Nina Zilli
Malika Ayane
Chiara 
Giovanni Caccamo e Caterina Caselli

Nek

Lorenzo Fragola
Alex Britti
Tiziano Ferro
Dear Jack
Anna Tatangelo